Il diritto di famiglia è quel settore del diritto privato che svolge la funzione di disciplinare le relazioni familiari, cioè i rapporti attinenti al matrimonio, alla parentela che derivi da vincoli di sangue o da vincoli a questi assimilati. Della disciplina giuridica dei rapporti familiari non ci si occupa soltanto quando si manifesta la patologia del rapporto coniugale come in caso di separazione o divorzio. Il quadro è molto più ampio e comprende, solo per fare qualche esempio, istituti come l’obbligo alimentare, l’usufrutto legale, il diritto successorio rispetto ai membri della famiglia, fino al vasto tema del regime patrimoniale della famiglia.
Il diritto patrimoniale della famiglia coniugale, è, dunque, parte essenziale del più ampio regime del diritto di famiglia. Alla nascita del vincolo coniugale la legge ricollega un particolare schema organizzativo dell’attività giuridica dei coniugi, destinato a esplicare una speciale rilevanza per la generalità dei terzi, come tale non meramente obbligatorio e circoscritto ai soli rapporti tra i coniugi.
Secondo il principio informatore del regime patrimoniale della famiglia, i coniugi decidono concordemente della vita familiare ed il legislatore, in armonia con questi scopi, è intervenuto per regolare anche i rapporti economici che la famiglia intrattiene con i terzi.
Ma in che cosa si traduce nella pratica il regime della comunione dei beni ? Quali beni entrano a far parte della comunione e quali restano beni personali ? Cos’è la comunione de residuo ? Come sono regolati i rapporti tra coniugi in caso di scelta del regime patrimoniale della separazione dei beni ? L’ amministrare de i beni della comunione può essere disgiunta oppure deve essere congiunta ? Il singolo coniuge può compiere atti che vincolano anche l’altro ? Può compiere atti di disposizione senza il consenso dell’altro ? Dei debiti contratti da un coniuge può essere chiamato a rispondere anche l’altro ? Quando si verifica lo scioglimento della comunione ? In che modo si procede alla divisione dei beni comuni? Può essere causa di separazione giudiziale il disordine degli affari personali di uno dei coniugi o la sua condotta nell’amministrazione dei beni della comunione quando sono messi in pericolo gli interessi dell’altro coniuge della famiglia o della comunione? Come procedere se uno dei coniugi non contribuisce in proporzione alle sue sostanze o alla sua capacità di lavoro ai bisogni della famiglia? Quali gli effetti di nuovi istituti varati negli ultimi anni quali “il patto di famiglia”, o di novelle legislative che hanno interessato istituti quali la separazione personale di coniugi, il divorzio o “la filiazione” ?
Questi sono solo alcuni degli interrogativi più frequenti che sentiamo porre dai clienti che si rivolgono al nostro Studio. La lunga esperienza che abbiamo maturato nel corso degli anni ed il costante aggiornamento e adeguamento alla evoluzione della materia sul piano legislativo e giurisprudenziale ci permette di offrire consulenza e assistenza in questo campo sia di natura stragiudiziale che giudiziale