In uno di quei pertugi infilati tra i carrugi di Chiavari, che proprio non si notano, confuso tra i “farinot” che tanto piacciono agli stranieri, da tempo immemorabile esiste questo autentico tempio del pesce ligure, tanto amato dagli indigeni quanto sconosciuto al grande pubblico degli avventori. La cosa che più mi ha incuriosito e quasi indispettito (l’avevo sotto il naso) è che frequentando questi portici da quasi vent’anni proprio non lo avevo mai notato e nessuno me lo aveva mai segnalato. C’è voluta l’imbeccata di Matteo Spinola autentico protagonista del gelato a Chiavari (vedansi separata recensione) per procurare l’opportunità. Beh un’autentica sorpresa, un salto, o meglio una piacevolissima promenade, nella più autentica tradizione ligure, con la mano felice di uno chef dal gusto sopraffino, di quelle figure che hanno il dono di trasformare in oro quello che toccano. Piatti assolutamente tradizionali, lo rimarchiamo, ma appaganti perché preparati con la passione di chi sembra debba cucinare per la propria famiglia.
Così anche un apparentemente semplice piatto di spaghetti allo scoglio diventa un vero e proprio percorso delle delizie, un tripudio di molluschi e crostacei immersi in un sugo da vertigine, di una delicatezza appetitosa tale da rendere irresistibile il gesto della scarpetta (ben due cestini di focaccia “bruciati” in un batter d’ali). Quel che imbarazza poi è il quantum, una porzione, in apposita teglia, basta e avanza per due persone, …un difetto….. forse, ma che appagamento!
Se poi, come è accaduto, la commenda prevedeva a seguire una zuppa di pesce capirete l’imbarazzo. Anche in questo caso un vero capolavoro, con crostacei, molluschi e calamari in abbondanza, tanto da costringere i commensali a una maratona eroica ma ineluttabilmente destinata a concludersi con una resa dolorosissima, per limiti fisiologici, con tanto rammarico.
E in media res, tra i tavoli decisamente stipati, saldamente presidiati da avventori di razza ligure, scorbutici ma generosi (naturalmente veraci, non quelli con le borse di Prada e le iacchette di Ralph Lorent) sfilavano teglie meravigliose di fritto misto dall’aspetto intrigante, impressione corroborata dalle presenze decisamente appagate dei quasi commensali. I nostri vicini, due turisti dall’aria di quelli che la sanno lunga, dopo due o tre bicchieri di bianchetta genovese (dell’enoteca Bisson) hanno vuotato il sacco, confidando che questo è il miglior locale per qualità/ prezzo di Chiavari. Devo convenire, un’esperienza appagante e di rara perfezione, niente di creativo naturalmente, ma anche un menù classico quando è interpretato con mano felice può lasciare un segno indelebile.
I prezzi sono allineati a quelli di tanti altri ristoranti, ma la quantità è talmente abbondante che sfido chiunque a superare i 30 € (vino compreso, se non si esagera).
I sughi saporiti ci hanno persino consentito di provare un mezzo litro di Gattinara di buona fattura tratto da una cantina non blasonata ma apprezzabile. Ancora alle h 22, chi è rimasto escluso (meglio prenotare per il fine settimana) può sperare nel secondo giro. Devo anche confessare che la seconda prova, a distanza di qualche settimana, ha confermato la prima impressione. Nell’occasione la scelta degli antipasti misti si è rivelata azzeccatissima, ben otto assaggi tra i quali da segnalare i calamari ripeni con un sugo, da scarpetta, inebriante e seducente, quintessenza della cucina di casa, e poi un cous cous di pesce piacevolissimo e delicato, dei gamberi al gorgonzola originali e gradevoli, baccalà e patate, tonno fresco pomodori e cipolla calamari e piselli, insalata russa di mare, e cozze alla marinara freschissime. Tutto gradevole con alcune punte di eccellenza….e poi …ancora spaghetti allo scoglio per una replica irresistibile e al diavolo la dieta. Impossibile anche questa volta provare i dolci, peraltro dall’aspetto molto invitante e dichiaratamente fatti in casa. Il conto, sempre quello, impossibile superare la soglia indicata a meno di non volere emulare le imprese di Gargantua e Pantagruele.
TRATTORIA CANTINA REGGIANA
Via Raggio, 27 – 16043 – Chiavari (GE) tel: 0185.308338